10 - Castello di Altoè
di Monica Bettocchi
- Tipo
- castello
- Nazione
- Italia
- Regione
- Emilia Romagna
- Provincia
- Piacenza
- Comune
- Podenzano
- Data compilazione
- 2007
Abstract
Costruito intorno al Mille su basi romane, il castello nel 1385 era di proprietà della famiglia Salimbene. Nel secolo successivo passò a Nicolò Piccinino, poi alle famiglie Tedeschi, Gonzaga di Castiglione e, nel 1650, agli Anguissola.
Ha una struttura muraria in pietra e mattoni, con una pianta rettangolare, particolarmente irregolare per la posizione dei corpi circostanti.
Fu restaurato nell’Ottocento dall'architetto Angelo Colla.
Attualmente è adibito ad abitazione.
Ubicazione/Come arrivare
8 Km da Piacenza
Descrizione
Altoè, anticamente Octavum, poi Otoè, è documentato nel X secolo per una donazione di terreni alla chiesa di Sant'Antonio da parte del vescovo Sigifredo. La località, poco distante dal capoluogo, si trova lungo una strada che congiungeva la città di Piacenza con la Val Nure, a breve distanza da un facile guado.
Il castello, costruito intorno al Mille su basi romane, nel 1385 era di proprietà della famiglia Salimbene. Nel secolo successivo, Filippo Maria Visconti lo infeudò a Nicolò Piccinino, suo fedele condottiero; poi passò alle famiglie Tedeschi, Gonzaga di Castiglione ed infine, nel 1650, agli Anguissola. Il maniero sembra essere stato residenza di diversi personaggi famosi, fra cui Ferrante, poeta nell'Arcadia Trebbiense, e Luigi Sanvitale, vescovo di Piacenza.
Costituito da una struttura muraria in pietra e mattoni, il fortilizio si presenta a pianta rettangolare, particolarmente irregolare. L'irregolarità è dovuta alla posizione dei corpi circostanti: sul lato di sud est, una torre inserita al centro fungeva in origine da ingresso ed era dotata di ponte levatoio, come testimoniano le tracce degli attacchi; sul lato meridionale, un'altra torre fuoriesce dal profilo dell'edificio, assumendo le caratteristiche del Mastio. Nel cortile affaccia un portico a cinque fornici arcuati, con i due laterali tamponati per soddisfare le esigenze residenziali. L'intero apparato architettonico-decorativo è il risultato del restauro ottocentesco, eseguito dall'architetto Angelo Colla, che coordinò anche quello del Castello di Riva a Ponte dell'Olio.
Attualmente il complesso fortificato è di proprietà privata con destinazione residenziale
Bibliografia
S. MAGGI, C. ARTOCCHINI, I castelli del Piacentino nella storia e nella leggenda, Piacenza 1967.
C. PEROGALLI, Castelli e rocche di Emilia e Romagna, Novara 1994, p. 186
C. ARTOCCHINI, Castelli piacentini, Piacenza 1983.
L.CAFFERINI, Piacenza e la sua Provincia, Castelveltro Piacentino(Pc) 2005, p. 365
Mappa
Itinerari collegati
- Castelli della Val Nure
-
- Tipo storico-artistico
- Nazione Italia
- Regione Emilia-Romagna
- Provincia Piacenza
La valle si estende dal confine ligure-parmense fino alla pianura Padana. Dal punto di vista naturalistico, è fra le meglio conservate nel territorio piacentino, ricco di affioramenti gessosi. Ha numerosi insediamenti fortificati lasciati da potenti feudatari che, tra il XV e il XVI secolo, qui dovettero confrontarsi con le forti comunità rurali. Nel periodo medievale dominarono i Malaspina e i Nicelli, e successivamente giunsero gli Anguissola, ai quali si attribuiscono numerosi castelli.